mercoledì 29 novembre 2006

Morire annegato di fronte ad un pubblico



Stasera tornando in bus ho leggiucchiato il solito giornaletto gratuito (credo fosse Leggo) e leggo la notizia: Venezia, senegalese cade dall'imbarcadero e muore annegato (per chi non è pratico l'imbarcadero è la stazioncina galleggiante dove si prende il vaporetto).

Notizia di cronaca nera purtroppo come molte altre, ma scorrendo le righe leggo: l'uomo è annegato con diversa gente che da terra lo guardava e chiamava aiuto.
L'unico aiuto che il poveretto ha avuto è stato un salvagente di un sommozzatore che lo ha riportato a galla senza vita da sei metri di profondità.
Ma pè possibile che succedano ancora di queste cose? Intanto è scandaloso che nel 2006 gli imbarcaderi siano ancora per buona parte sprovvisti di salvagenti (se qualcuno è stato a Londra avrà notato che lungo il Tamigi ci sono colonnine rosse di emergenza con un kit salvavita un po' ovunque), ma ciò è più grave è che nessuno abbia avuto la prontezza di lanciare una corda o una qualsiasi cosa galleggiante e sia rimasto lì a guardare.
I giornali gonfiano le nortizie solitamente, quindi spero che il giornalista abbia voluto drammatizzare la vicenda scrivendo che nessuno ha fatto nulla...Certo che se è veramente così...

Al di là di questo tragico avvenimento, a mio parere sarebbe utile una piccola istruzione alla popolazione sui comportamenti da assumere nei vari casi di emergenza. Non riesco a capire perchè ne organizzino così pochi e perchè non siano inseriti all'interno di qualche lezione nelle scuole.
Personalmente vi suggerisco di farne uno. Sono corsi solitamente di 10 lezioni organizzati dalla Croce Rossa in orario serale----Non si diventa soccorritore in 10 lezioni, ma se non altro, una piccola infarinatura su ciò che si deve e ciò che non si deve fare farà sicuramente comodo nel corso della vita.

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