mercoledì 31 gennaio 2007

Disabile a scuola: genitori impediscono al figlio di frequentare

All' Istituto Vann'Antò di Ragusa c'è un ragazzo disabile con problemi psichici. I genitori di un ragazzo della II G vietano di andare a scuola alzando un polverone.
Anche altre mamme fanno sapere che il ragazzo disabile è violento e crea disagio se non preoccupazione per i suoi comportamenti che si potrebbero rivelare pericolosi.
Il presidente dell'Anfass esprime rammarico per un razzismo "strisciante" che affligge la nostra Italia.
Di fatto però questo potrebbe essere un problema legato anche ad altre scuole o strutture. Un disabile deve essere aiutato sia civilmente che moralmente ma fino a che punto si è disposti a scendere a compromessi? La situazione è così grave o si tratta di discriminazione bella e buona? I responsabili del ministero stanno indagando per dare un quadro chiaro della situazione. Vi sono mai capitate cose simili? Avete conoscenti o comunque siete mai a contatto con disabili che possono a volte creare disagio? Da cosa è scatenato questo disagio? (spesso la nostra morale ci farebbe intervenire a favore e in aiuto di questa persona ma il pensiero e i giuduzi degli altri creano un blocco). E lo Stato? Forse sarebbero necessari più insegnanti di sostegno per offrire anche a chi ha più problemi di altri un'adeguata educazione e non come accade oggi che l'insegnante di sostegno è una che si alterna coi diversi ragazzi, lasciando di fatto scoperte diverse ore di lezione.

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