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lunedì 5 marzo 2007

Wind non elimina i costi di ricarica!

Wind, dopo l'entrata in vigore del decreto legge 7/2007 denominato "Pacchetto Bersani" sulle liberalizzazioni e in questo caso l'eliminazione dei costi di ricarica dei cellulari per le ricaricabili, ha annunciato di infischiarsene, continuando a mantenere i costi di ricarica, (come se la legge non fosse mai entrata in vigore). Anche Vodafone non rispetta in pieno il decreto dal punto di vista del rimborso del traffico non utilizzato, in caso di cambio operatore.
Comunque è Wind ad adottare il comportamento peggiore e quel che è ancor più grave illegittimo e illegale. "...e' vietata, da parte degli operatori della telefonia mobile, l'applicazione di costi fissi e di contributi per la ricarica di carte prepagate, anche via bancomat o in forma telematica, aggiuntivi rispetto al costo del traffico telefonico richiesto, nonche' la previsione di termini temporali massimi di utilizzo del traffico acquistato. Ogni eventuale clausola difforme e' nulla ai sensi dell'articolo 1418 del codice civile". Wind pretende che anche i vecchi clienti modifichino il loro piano tariffario, ovviamente con costi superiori, per poter non pagare il costo di ricarica, peccato che la clausola sia da considerarsi nulla. Invito tutti a tartassare Wind (telefonata gratuita al 155) di chiamate di indignazione. In Italia un avolta si diceva che fatta la legge trovato l'imbroglio, adesso è ancora più semplice: La legge non la si rispetta e basta!

domenica 14 gennaio 2007

I cavilli burocaratici italiani:Speranze e inganni

Dopo aver avuto la fortuna di guidare una mitica pandina fiat (una machina eccezionale), arrivando il contakilometri a segnare 190.000 km e iniziando a soffrire di "raffreddori" alquanto molesti decidiamo di passare ad un'auto usata: la sportiveggiante Bravo sempre Fiat, forse uno dei peggiori acquisti mai fatti (accanto ad una cucina di cartone comprata al Mercatone Uno).
Dopo tre anni, ha vinto la voglia di acuistare un'auto nuova nuova: la Peugeot 207.
Per accedere al bonus rottamazione devo fare un passaggio di proprietà dell'auto di mio zio.
E qui sorge il problema $.
L'ultimo passaggio di proprietà mi è costato la bellezza di 400 €. Leggo però che Bersani ha apportato modifiche interessanti ovvero l'obbligo del notaio non c'è più. Ci si rivolge al comune al costo di una marca da bollo (il notaio costava sui 60 €). Ok, risparmio 40 € ma tutta l'altra spesa devo sostenerla?
Nessuno sa se devo rivolgermi ad un'agenzia pratiche auto o se posso usufruire della motorizzazione, neppure i prezzi sono chiari.
Sul sito della motorizzazione scrivono che ci si deve presentare lì con un atto notarile (sostituito oggi dalla firma in comune costo marca da bollo ca. 20 €) + 7 € ca. a loro + 22 € ca. a Roma. Tot.=ca. 50 €
Poi non scrivono più nulla. Altri mi dicono che in realtà ci sono ca. 100 € alla Provincia...ma allora quanto cacchio costa sto passaggio?
Opz. 1) 350-400 € in agenzia
2) 50€ in motorizzazione con firma in comune
3) 150 € in motorizzazione con firma in comune e soldi alla provincia

Vi terrò informati, ma non è possibile che non esista un regolamento chiaro con tariffe e modalità precise. Cavolo!

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