domenica 17 dicembre 2006

Centrale a Carbone: Greenpeace dice no!

Arrampicati a 250 metri d'altezza una squadra di climber di Greenpeace è entrata in azione alla centrale di Porto Tolle (Rovigo) per protestare contro il ritorno al carbone. Alcuni climber sono saliti fino al camino della centrale e hanno dipinto una scritta gigantesca, mentre altri sul tetto dell'edificio, hanno apposto una gigantesca coccarda con scritto "Enel clima killer".
Greenpeace, contesta la reintroduzione dell'uso del carbone in questa e altre centrali, non rispettando gli accordi di Kyoto e danneggiando ulteriormente l'ambiente.
La manifestazione ad alta quota è iniziata il 14 dicembre, accompagnata a terra da una folta schiera di attivisti e gente comune che esprimono consenso. Anche i lavoratori della centrale, vinti i timori hanno manifestato la loro solidarietà.
Greenpeace non vuole chiudere la struttura, ma vuole convertirla.
Intanto diverse voci autorevoli sostengono la necessità di far partire in Italia una vera politica per contrastare l'inquinamento legato alla produzione di energia. Un alternativa valida ormai è il solare con una resa del 20 % (molto alta), con costi ormai non spropositati, pulito. In Germania buona parte dell'energia è prodotta così...e pensare che noi la Germania la immaginiamo grigia e l'Italia luminosa (Ndr. In Germania l'esposizione solare è 8 volte inferiore a quella dell'Italia).

Maggiori informazioni su www.greenpeace/portotolle

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