giovedì 21 dicembre 2006

Piergiorgio Welby ha finito oggi la sua agonia

Piergiorgio Welby, sessantunenne (26 dicembre 1945) affetto da distrofia muscolare progressiva da ventanni è morto oggi. A praticare l'iniezione e a staccare il respiratore, come lui desiderava, è stato un medico in presenza dei familiari.
Nella sofferenze ha sempre lotatto per il riconoscimento di un diritto sacrosanto: quello di poter disporre della propria vita, di essere libero di prendere decisioni a proprio riguardo.
Non è riuscito ad ottenere il riconoscimento di questo diritto e come afflizione ulteriore si è ritrovato a dover lottare anche contro la burocrazia, contro leggi che non esistono, leggi che non tutelano, eticità che per strano caso va contro il rispetto della vita e della morte oltre che al tormento maggiore: la sua malattia.
Sarà più sereno adesso, sapendo di aver mosso le coscienze di tutti coloro che lo ascoltavano e forse anche di chi fingeva di ignorarlo.
Avrebbe compiuto 62 anni il giorno dopo Natale, ma questo momento di festa per lui sarebbe stato ancora dolore.
Da chi combatte, da chi vuole libertà e riconoscimento dei diritti, dalle altri migliaia di casi di afflitti da malattie degenerative che hanno lottato al suo fianco, finalmente liberato da tanta sofferenza (come lui razionalmente chiedeva) Buon Natale Piergiorgio e che la tua vita sia ora più serena.
Citazione di una frase presa dal suo blog «Morire dev’essere come addormentarsi dopo l’amore, stanchi, tranquilli e con quel senso di stupore che pervade ogni cosa»

Per conoscere i progressi della ricerca http://www.uildm.org/

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